Palermo, brillante di Sicilia

Palermo, il capoluogo della regione siciliana, è una di quelle città con una propria identità ben distinta, l’atmosfera quasi tangibile, un luogo di mistero, dove la realtà supera spesso la fantasia del viaggiatore e gli stereotipi preconcetti.

Si tratta di un centro vivace del Mediterraneo il cui milione di abitanti è un cocktail affascinante di caratteristiche apparentemente contrastanti.

La storia di Palermo è stata tutt’altro che stabile; la città passò da una potenza dominante all’altra con notevole frequenza. La sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, ha portato ondate su ondate di invasori tra cui i Fenici, i Cartaginesi, i Greci, i Romani, gli Arabi Saraceni, i Normanni, gli Svevi, i francesi e gli spagnoli Borboni solo per citare i più influenti. Il risultato di questa storia è evidente oggi nella vasta gamma di stili architettonici, nella fusione intrigante degli ingredienti utilizzati in molti piatti della cucina locale e in molti nomi di luoghi che sono ovviamente non di origine italiana, spesso utilizzati anche nella denominazione di ristoranti, negozi, alberghi e b&b Palermo.

Visitare Palermo è un po’ come un’avventura in un mondo dove tanti luoghi sono diventati parte di itinerari turistici Sicilia quasi per forza. Non troverete molti ristoranti con menu tradotti in 5 lingue diverse, si può avere difficoltà a comunicare in inglese in molti luoghi, e alcune parti del centro storico sono rimaste intatte dal momento che sono state bombardate durante la guerra.

Tuttavia, questo è anche uno stimolo per coloro che desiderano intraprendere una piccola avventura, per scoprire le cose da soli, di scavare nel tessuto della città e per cercare di capire ciò che rende davvero Palermo (e i suoi abitanti) unici.

La grandezza spesso sbiadita di molti dei meravigliosi palazzi di Palermo e le chiese del centro lasciano il posto a zone popolari il cui stile di vita non appartiene pienamente al XXI secolo. Ciò è particolarmente vero per i mercati, le cui origini sono ancora arabe oggi grazie ai loro evidenti rumori, gli odori, i colori, strette strade labirintiche, la splendida serie di cibi e altri beni in mostra e l’atmosfera generale da ‘souk’ arabo.

Piaceri artistici abbondano in ogni angolo, forse più sorprendentemente nei mosaici spettacolari della Cappella Palatina di Palermo e del Duomo di Monreale. Nel suo libro “I Normanni in Sicilia” John Julius Norwich descrisse la Cappella Palatina come segue: “E’ in questo edificio, con effetto più sorprendente che altrove in Sicilia, che si dà un volto al miracolo politico siculo-normanno, una fusione apparentemente forzata di tutto ciò che è più brillante nelle tradizioni latina, bizantina e islamica in un capolavoro unico armonioso“.