“Pompei per tutti”, entro dicembre pronto il percorso

pompeipertuttiPompei  procede con i lavori di realizzazione del progetto “Pompei per tutti. Percorsi di accessibilità e il superamento delle barriere architettoniche “ che consentirà una volta terminato a chiunque, persone con difficoltà motorie, mamme con passeggino,  di attraversare in maniera agevole e senza barriere architettoniche, l’area archeologica di Pompei dall’ingresso di Porta Marina a Piazza Anfiteatro, passeggiando lungo l‘arteria principale degli scavi, via dell’Abbondanza, con acceso a diverse domus  e edifici significativi del sito.

L’itinerario, realizzato nell’ambito del Grande Progetto Pompei, risponde finalmente alle esigenze, tante volte sollecitate da un’ampia fetta di utenti del sito, circa un accesso agevole all’area archeologica di Pompei in grado di mettere tutti nella condizione di fruire di questo patrimonio universale unico nella maniera più completa possibile e non limitando la visita alle sole aree prossime agli ingressi.

Un pool di esperti (ingegneri, architetti, archeologi) ha opportunamente  individuato le soluzioni  tecniche più idonee  alla messa in sicurezza delle aree coinvolte e dunque alla realizzazione di tali percorsi, vagliando il miglior  impatto ambientale compatibile con il sito.

Gli interventi di integrazione in alcuni tratti rispondono a esigenze funzionali di fruizione eseguite nel pieno rispetto dei principi di restauro e intervento in aree archeologiche, attraverso l’utilizzo di materiali moderni (impasto con calce idraulica esente da cementi) reversibili e rimovibili in qualsiasi momento, adoperate in aree con pavimentazione in dissesto e dunque tali da creare condizioni di incolumità per i visitatori.

Il rispetto di tali criteri, la perizia  degli interventi, la competenza dei tecnici e tutte le necessarie certificazioni alle operazioni sono la migliore garanzia a qualsiasi intervento sui beni culturali e ancor di più archeologici, che in progetti del genere, in particolare a Pompei, possono facilmente essere oggetto di attenzione e spesso di giudizi improvvidi da parte di chi osserva dal di fuori un contesto così particolare.

Le informazioni qui riportate hanno, dunque, l’obiettivo di informare opportunamente il pubblico e i non addetti al lavoro circa gli interventi in corso relativi al percorso “Pompei per tutti”, che a breve potrà da tutti essere fruito.

Allo stato attuale le aree interessate dall’intervento stanno riguardando:

1.    i tratti della regio I tra le insulae 21 e 22, dove si sta provvedendo alla realizzazione della nuova pavimentazione, in luogo esclusivamente di quella realizzata nei decenni scorsi, dissestata in molti punti.

2.    alcuni tratti di marciapiede lungo la via delle Terme (regio VI) e l’insula Occidentalis.

Tutte le pavimentazioni di nuova realizzazione utilizzano un impasto con calce idraulica esente da cementi. Sulla resa cromatica, materica ed estetica nonché sulla resistenza meccanica e allo sfregamento sono stati realizzati tra luglio e settembre 2015 tredici campioni. Successivamente sono state eseguite prove del campione scelto presso laboratori universitari per certificare le caratteristiche dell’impasto.

Nei casi di diretto contatto con i manufatti archeologici, nella pavimentazione di nuova realizzazione viene utilizzata una rete di fibra di vetro in luogo di quella in acciaio elettrosaldata, evitando, in tal modo, rischi al patrimonio legati all’ossidazione dei metalli.

E’, inoltre, in corso l’installazione di rampe di accesso agli edifici più significativi del sito lungo il percorso “Pompei per tutti” completamente removibili ed entro la fine di settembre sarà riaperta la sezione femminile delle terme stabiane, nella quale, a seguito della rimozione della passerella metallica esistente e prima dell’installazione di una nuova completamente accessibile, è stato avviato un intervento conservativo sulle pavimentazioni.

A partire da settembre, inoltre, sarà avviato un intervento conservativo su 12 fontane pubbliche lungo il percorso, secondo un approccio metodologico definito di concerto con l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, che ha concluso a luglio una delicata ed interessante fase di analisi di tali manufatti, dando indicazioni circa le più accorte tecniche di intervento da porre in essere.

 Tutte le attività insistenti su manufatti archeologici o comportanti scavi vengono costantemente controllate da archeologi presenti in cantiere, coordinati da 3 funzionarie archeologhe Mibact della Soprintendenza Pompei.