Regione, turismo scolastico: contributo per Educational tour in Sardegna

La Giunta ragionale ha approvato il progetto di consolidamento del turismo scolastico, che prevede un contributo di 150 mila euro alle scuole secondarie pubbliche di primo e secondo grado per lo svolgimento di educational tour in nell’Isola.

CAGLIARI, 20 MARZO 2012 – Un’iniziativa per incentivare i viaggi degli studenti sardi nell’Isola e sensibilizzarli nei confronti del territorio regionale, in vista di una ‘matura’ strutturazione del prodotto e di un possibile approccio sistematico al mercato nazionale e internazionale. La Giunta ragionale, su proposta dell’assessore del Turismo Luigi Crisponi, ha approvato il progetto di consolidamento del turismo scolastico, che prevede un contributo di 150 mila euro (di cui 20 mila per la promozione dell’iniziativa) alle scuole secondarie pubbliche di primo e secondo grado per lo svolgimento di educational tour in nell’Isola. Agli istituti scolastici andranno mille euro per ciascun gruppo di studenti dai 15 ai 20 (più un accompagnatore) e 2 mila euro per ogni gruppo da 21 a 30 unità (più due accompagnatori). “Intendiamo testare le potenzialità di questo particolare segmento: l’andamento dell’iniziativa sarà base per un’eventuale promozione e pre – commercializzazione del prodotto. Il turismo scolastico può diventare in breve tempo un prodotto maturo in grado di competere nel mercato”.

Gli educational tour si dovranno svolgere ad aprile/maggio o da ottobre a dicembre, nell’ottica della destagionalizzazione, e dovranno prevedere almeno due delle seguenti esperienze formative: visita ad Aree naturali protette o marine protette o Foreste demaniali; esperienza attiva; visita archeologica/nuragica; corsi tematici; visita a centri scientifici/tecnologici. “Occorre sensibilizzare le scuole – aggiunge l’esponente della Giunta Cappellacci – verso l’esperienza educativa del viaggio nell’Isola, per la conoscenza diretta delle realtà del territorio e per un possibile futuro coinvolgimento, professionale o imprenditoriale, dei giovani nel panorama dell’economia turistica locale. Il turismo impiega una bassa percentuale di risorse umane sarde, al contrario delle maggiori regioni a vocazione turistica. Senza dimenticare – conclude l’assessore Crisponi – che le presenze dei sardi nelle strutture ricettive classificate dell’Isola registrate nel 2011 sono 967 mila, un dato, in ambito nazionale, inferiore soltanto alle presenze provenienti dalla Lombardia”.