In Brianza trovare il lavoratore giusto nel turismo è meno difficile che in altri settori: delle 50 assunzioni previste nel comparto nei primi tre mesi del 2012, solo il 20% è di difficile reperimento contro circa il 30% in media negli altri settori. Si cercano soprattutto giovani, under 29 (65% delle assunzioni previste) donne, assunte in via preferenziale da quasi il 60% delle aziende e diplomate (78%). Il 40% di chi troverà lavoro nel settore sono i cuochi, camerieri o maitre di sala. E il settore turistico in Brianza è in sviluppo: in cinque anni i posti letto sono aumentati del 32,9%, e nell’ultimo anno la ristorazione segna +4,2%, anche se il turismo rimane “mordi e fuggi”, soprattutto business. E’ quanto emerge da elaborazioni dell’Ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza su dati Istat, Excelsior, Registro Imprese e Isnart. E di turismo, marketing territoriale e nuove prospettive per la Brianza se ne è parlato il 10 e 11 febbraio a Villa Reale in occasione degli Stati Generali del Turismo in Brianza.
“Il turismo – ha dichiarato Giuseppe Meregalli, Vice Presidente della Camera di commercio di Monza e Brianza – rappresenta una componente importante per l’economia del nostro territorio ed è proprio nell’ottica della valorizzazione di questo settore che la Camera di Commercio opera aggregando istituzioni, operatori economici e imprese attive sul territorio. Il nostro obiettivo è quello di coordinare risorse ed iniziative in modo coerente per proporre così a visitatori e cittadini un’offerta turistica integrata e appetibile”.
“L’attuale momento di crisi non solo economica, ma anche politica ed istituzionale, ha ispirato i motivi per cui ho fortemente voluto i primi Stati Generali del Turismo MB, al fine di riunire tutti gli attori del comparto turistico per rispondere insieme alle accuse di chi crede inutile investire nel turismo in Brianza – ha dichiarato Andrea Monti, Assessore al Turismo della Provincia MB – La Brianza anche nel 2011 ha contato oltre 420.000 arrivi e circa 700.000 presenze, numeri certo piccoli se rapportati ad altre realtà lombarde a vocazione più turistica, ma che di certo non relegano la nostra Provincia nel ruolo di fanalino di coda. E allora dovremo lavorare insieme per strade e per nuove soluzioni che permettano di tracciare la via davanti a noi, che ci consentirà di uscire prima e meglio di altri da questa crisi. Non intendo rimanere immobile, non fare nulla e perdere tempo prezioso, rimanere invischiato in polemiche speciose di chi è lì a discutere “se l’è tua, l’è mia, l’è morta a l’umbrìa”, pensiamo a lavorare! Ricordo a me stesso e a tutti che le cose buone e i lavori ben fatti rimangono e rimarranno sempre. Questo è il motivo per cui oggi andiamo verso attività sempre più condivise. Se saremo bravi sconfiggeremo gli scetticismi e le incertezze, supereremo gli ostacoli finanziari e otterremo grandi successi.”
I numeri del turismo Brianza: i flussi. Nel 2010 le strutture ricettive di Monza e Brianza hanno accolto circa 429.000 turisti: il 22,4% sono arrivi dall’estero. Ad apprezzare la verde e operosa Brianza sono soprattutto tedeschi e francesi. Il turismo rimane però “mordi e fuggi” con una permanenza media di 1,6 giorni che sale a 2,1 giorni per gli stranieri contro il dato lombardo di 2,5 giorni.
I numeri del turismo Brianza: strutture ricettive, ristorazione e tour operators. Nel 2010 le strutture ricettive di Monza e Brianza sono 106 (63 strutture alberghiere e 43 extralberghiere) con complessivamente 6.840 posti letto che negli ultimi cinque anni sono cresciuti del 32,9%. Nel 2011 la ristorazione in Brianza dà lavoro a 3.700 imprese in aumento del 4,2% rispetto all’anno precedente e le agenzie di viaggio (inclusi tour operator e prenotazioni) sono 313.
Identikit del turista in Brianza E’ il turista business il più affezionato alla Brianza: in media 70% dei turisti sceglie la Brianza per affari, mentre a Como e Lecco prevale il turismo leisure.
Fonte: Camera di Commercio di Monza e Brianza