Emilia-Romagna dimezzato il turismo sociale

16 luglio 2013 – Il giro d’affari dei viaggi organizzati da associazioni e parrocchie è passato da 1,4 miliardi a 762 milioni
E’ praticamente dimezzato il turismo sociale e associato in Italia, quello fatto da Cral, parrocchie, scuole e associazioni. Il volume d’affari, infatti, passa da 1,4 miliardi di euro a 762 milioni mentre il numero delle vacanze da 2,3 milioni scende a 1,3 milioni. E’ il principale dat che emerge da una indagine condotta da Unioncamere Isnart in collaborazione con l’Oit&A, Osservatorio Italiano del Turismo Sociale e Associato.

La crisi colpisce anche un settore chee evidenziava previsioni di crescita consistenti.

L’offerta

Estremamente negativo il dato dell’offerta turistica. Se, infatti, nel 2011 le imprese ricettive che si erano affidate al circuito del turismo sociale e associato erano state 3.000 (4% del totale) oggi sono scese a 1200 (1,6%).  Sempre sul fronte dell’offerta, tra i canali utilizzati dalle imprese, al primo posto si trovano le associazioni culturali (48%), in aumento rispetto alla precedente rilevazione, seguite dalle associazioni sportive (28,2%), cral (27,2%), scuole (20,4%), organizzazioni religiose (19,2%) e parrocchie (16,6%).

La domanda

Sul fronte della domanda turistica, fra i canali utilizzati dai vacanzieri, al primo posto si piazzano invece le parrocchie (28,6%), seguite da i cral (23,6%) mentre in forte calo sono le scuole (10,4% con un -15) e le associazioni culturali (7,1% con -8,8). Il dato sulle scuole è dovuto al consistente ridimensionamento dei viaggi-studio attuato dalle scuole lo scorso anno.

Le mete

La vacanza organizzata tramite il circuito del turismo sociale e associato si svolge principalmente sul territorio nazionale (846 mila vacanze) pari all’1,3% del totale nazionale, a fronte di 462 mila vacanze effettuate all’estero pari al 2,1% del totale. Per quanto concerne le destinazioni nazionali, si trovano ai primi posti il Trentino Alto Adige (21%) e il Veneto (14,6%) seguite dalla Calabria (12,8%), la Lombardia (12,3%) e la Toscana (10,5%). Fra quelle estere al primo posto c’è la Spagna (23,3%) seguita dalla Francia (11,5%) e dalla Grecia (11%). Tra i bacini di provenienza, invece, al primo posto c’e’ la Puglia (14,6%) seguita da Campania (13%), Veneto (12%) e Piemonte (11%).

Fonte: http://sociale.regione.emilia-romagna.it