Si sente spesso parlare di Dop e Igp, ma siamo sicuri di sapere cosa sono di preciso? Ecco le definizioni:
Denominazione di Origine Protetta (DOP)
Riconoscimento assegnato ai prodotti agricoli e alimentari la cui produzione, trasformazione ed elaborazione avvengono in un’area geografica determinata e le cui qualità o caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente all’ambiente geografico, comprensivo dei suoi fattori naturali e umani.
Indicazione Geografica Protetta (IGP)
Riconoscimento assegnato ai prodotti agricoli e alimentari la cui produzione e/o trasformazione e/o elaborazione avvengono in un’area geografica determinata e le cui qualità, la reputazione o un’altra caratteristica possono essere attribuite all’origine geografica comprensiva dei suoi fattori naturali e umani.
Adesso che abbiamo fatto un po’ di chiarezza, possiamo parlare senza problemi. Dopo iter normativi molto rigidi, molti prodotti della Toscana sono riuscita ad ottenere questi prestigiosi riconoscimenti (si pensi al prosciutto toscano, ai ricciarelli di Siena o al marrone del Mugello).
Ma l’eccellenza toscana continua a farsi sentire, e ha altre candidate in attesa di approvazione. Conosciamole da vicino:
- Finocchiona IGP [Fase comunitaria]
Secondo il Vocabolario degli Accademici della Crusca, edito nel 1889, la Finocchiona è il nome che si dà a Firenze a una specie di mortadella preparata con carni di maiale aromatizzate con seme di finocchio.
- Miele toscano IGP [Fase nazionale]
In Toscana la produzione del miele affonda le sue radici nel lontano Medioevo.
Grazie a una tradizione millenaria di convivenza con le api, vengono numerose iniziative a difesa e a promozione dell’apicoltura, non ultima, da Montalcino, la “Settimana del miele -, Mostra mercato nazionale dei prodotti dell’alveare, attrezzature apistiche apicosmesi“, che si tiene ogni secondo fine settimana di settembre. Ogni tipologia di miele toscano possiede diverse caratteristiche organolettiche, melissopalinologiche e fisico-chimiche conseguenti dell’origine territoriale e botanica
- Pane toscano DOP [Fase comunitaria]
L’importanza del pane nella cultura Toscana è testimoniata dai tanti segni lasciati nei secoli: in tutte le case coloniche, anche le più povere, non potevano mancare il forno a legna per la cottura del pane e la madia o “cassa del pane”, come la chiama Leon Battista Alberti nel “De re aedeficatoria”.
- Pecorino delle Balze Volterrane DOP [Fase comunitaria]
Il “Pecorino delle Balze Volterrane” è un formaggio prodotto esclusivamente con caglio vegetale e latte ovino crudo intero, rispondente, a seconda del periodo di stagionatura, a quattro diverse tipologie:
“fresco”, da 7 giorni a 44 giorni di conservazione;
“semistagionato”, da 45 giorni a 6 mesi di stagionatura;
“stagionato”, da 6 mesi a 12 mesi di stagionatura;
“da asserbo”, oltre 12 mesi di stagionatura.
La zona di allevamento degli ovini e della produzione e stagionatura del “Pecorino delle scogliere del Volterra” è rappresentata esclusivamente dal territorio di quei comuni di Volterra, Pomarance, Montecatini Val di Cecina, Castelnuovo Val di Cecina, Monteverdi, tutto individua a voi in provincia di Pisa.
- Pecorino Terre di Siena DOP [Fase nazionale]
La zona di produzione del formaggio delle Terre di Siena [Photo Credits: www.lamiaterradisiena.it]
Giorgio Dal Pra sul “Bullettino delle società toscane d’agricoltura” del 1933 scriveva riguardo il formaggio pecorino senese: “è un formaggio che, bene lavorato, riesce di una bontà e squisitezza non comune, sia per il sapore caratteristico della sua pasta e sia per l’aroma che ad essa viene impartito dalla flora dei pascoli”. Il pecorino Terre di Siena deve essere prodotto con il latte ottenuto esclusivamente da pecore allevate nell’areale di produzione previsto e lavorato nel più breve tempo possibile e comunque non oltre le 36 ore per il formaggio a crudo e 48 ore per il formaggio pastorizzato.
- Salame Toscano IGP [Fase nazionale]
Il salame toscano è ottenuto impastando carni magre di suino, provenienti da vari tagli come la spalla disossata, la pancetta, la carne di coppa, ecc. e parti grasse (cubetti di lardo) che contribuiscono a caratterizzare in maniera decisiva il gusto e il sapore di questo insaccato. Fondamentale è la stagionatura del prodotto che varia in base alle dimensioni del salume e può arrivare fino a 60 giorni.
- Vitellone della Maremma DOP [Fase nazionale]
La carne di “Vitellone Maremmano” DOP è prodotta da bovini, maschi e femmina, di razza Maremmana pura o derivanti da incroci di prima generazione tra vacca di razza Maremmana e toro di razza specializzata da carne. La Maremmana è una razza di grande fascino e straordinaria bellezza, svolge un ruolo fondamentale sul territorio, assicurando il presidio dell’uomo e la conservazione del più tipico paesaggio della Maremma Tosco-Laziale.