Bolsena Turismo

Sulle sponde del lago di Bolsena, sorgeva anticamente una città chiamata Volsinii, ricca e laboriosa già prima degli Etruschi. Fu conquistata dai Romani nel 264 a.C., grazie ai quali, comunque, visse un lungo periodo di splendore, in parte dovuto al passaggio della via Cassia, l’importante via di comunicazione con Roma e la Toscana.

La via Cassia, però, favorì anche il passaggio degli invasori che sottoposero la città a continui saccheggi finché Adriano IV non fece costruire forti mura di protezione, affidando il feudo alla protezione dei Monaldeschi della Cervara.
I Monaldeschi, però, vennero cacciati dai bolsenesi per la troppa prepotenza e la città passò in mano a varie signorie tra cui i Dé Medici.
Sotto la guida di Giovanni de Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, la città riprese a vivere; vennero costruiti nobili palazzi e migliorato l’assetto urbano. La città passò poi in mano ad una figlia di Paolo III Farnese, sotto la quale Bolsena raggiunse quella tranquillità che solo i Farnese riuscirono a dare dopo secoli di sanguinose vicende.

Bolsena deve la sua notorietà nel mondo ai I Martiri di Santa Cristina.
Intorno al III sec., fu teatro di un evento unico al mondo. In quegli anni, il terribile Diocleziano perseguitava i cristiani e nella città di Bolsena faceva rispettare le sue leggi dal prefetto Urbano, padre di Cristina, la quale si prodigava al culto della religione cristiana donando i sui averi ai poveri.
Quando il padre la scoprì la sottopose a crudeli punizioni ed orride torture con la ruota, la macchina che spezzava le ossa e smembrava le carni, ma durante le torture le braci ardenti si rovesciarono sui carnefici uccidendoli. Urbano, allora, la fece gettare nelle profonde acque del lago legata ad una pesante pietra, ma invece di portarla negli abissi la pietra la sorresse.
Dopo la morte di Urbano il martirio di Cristina fu continuato con altrettanta ferocia da altri persecutori che persero la vita durante le torture per ritorsione del male.
Solo quando le fu trafitto il cuore Cristina morì, dopo interminabili torture. Benché profondamente crudele, la leggenda di S.Cristina, patrona dei bolsenesi, è ricordata con profonda commozione.

Il Miracolo di Santa Cristina
Nel 1263 accadde un avvenimento straordinario, famoso in tutto il mondo: nella grotta di S.Cristina, mentre un prete boemo celebrava la messa, spezzò il famoso pane azzimo dal quale iniziò miracolosamente a sgorgare del sangue che bagnò il pavimento e l’altare.
Il miracolo venne consacrato da papa Urbano IV con la festa del Corpus Domini, ispirando Raffaello negli affreschi delle stanze Vaticane.

Bolsena si trova sull’asse viario della Via Francigena
lungo il tracciato proveniente da Canterbury, passando per Acquapendente, i pellegrini scendevano a Viterbo per dirigersi a Roma.

Tra i monumenti da vedere:

Chiesa di S. Cristina:
fu eretta nel XI sec. e più volte restaurata. All’interno si apre uno scenario emozionante, altari, nicchie, cappelle, quadri, tele, affreschi e sculture di varie epoche e di raro interesse storico. Immagini che rievocano momenti storici riguardanti la vita di S.Giorgio e S.Cristina patroni della città.
Nella cappella del miracolo sono venerate tre delle famose pietre bagnate dal sangue del miracolo.
Nella grotta, ricavata durante il taglio delle catacombe nel IV sec., è custodito l’altare del miracolo dove giace la pietra con le impronte della santa che, secondo la leggenda, sorresse il suo corpo nel lago. Da qui si accede al sepolcro di S. Cristina e alle catacombe, i cui reperti rinvenuti sono esposti nella cappella di S. Leonardo.
Orario: estivo 7.00-12.30, 16-20, invernale 7.00-12.30, 15-18.

Catacombe di Santa Cristina: dalla chiesa di Santa Cristina si scende nelle catacombe dove sono conservati loculi con tracce di pitture.
Orario estivo: 9-12.30 15-19, invernale, 9-12.30 15-17.30.
Per informazioni Tel. 0761 799067

Chiesa di S. Francesco: eretta nel XIII sec., ma le originali forme romane, furono successivamente sostituite da un restauro gotico, come dimostra il particolare portale.

Castello Monaldeschi: l’imponente maniero del XII sec. sorge sulla sommità del paese domina l’abitato e l’intera valle del lago. Un baluardo, testimone di secoli di avvenimenti storici.

Museo Territoriale

Zona archeologica: a circa 1 km dal paese, l’antico abitato romano ben conservato.

Palazzo del Drago: edificio di epoca rinascimentale di elegante architettura toscana.
Visite su accordo del proprietario Principe del Drago Tel. 0761-799393.

SPETTACOLI ED EVENTI

Pasqua: Processione del Venerdì Santo
Giugno: Corpus Domini, tradizionale Processione e infiorata lungo le vie del centro storico.
Luglio: Suggestiva rappresentazione dei “Misteri di S. cristina”.
Luglio: Stagione teatrale
Luglio: 2° Weekend, Festa del Pesce
Agosto: 2° Weekend, Mostra dell’Artigianato

Contattateci
0761 647941 – 338 2042866
e-mail: info@tusciaforyou.com