Brrrr che freddo, ma oggi mi chiedo: abbiamo saltato una stagione? Non so da voi ma qua è un frrrredddo becco, come si dice in non so quale regione d’Italia, ed io oggi ho deciso che non metto fuori neanche il naso e invece mi concentro ancora sul mio ultimo viaggio a Bratislava!
Eravamo rimasti a quando io e l’Elena affittiamo la macchina giusto? Dovete sapere che tutto in Slovacchia costa pochissimo, la birra meno di un euro ed un pranzo mega succo massimo 5 euro, e con meno di 20 euro al giorno affittiamo una bella skoda rosso fiammante con cui decidiamo di partire alla scoperta dei dintorni di Bratsilava fra paesini e bassi Carpazi.
E, superata la zona dei palazzoni sbiaditi e sgarruppati stile Russsia, appena fuori dalla città la Slovacchia si ricopre di foreste, boschi scuri ed un po’ misteriosi dove si respira rugiada e legno bagnato.
E ci fermiamo in tutti i paesini, Pezinok, Modra, Losonec e Tristin, fra case di mille forme tutte colorate e diverse e foreste popolate da piccole e grandi baite di legno col tetto a punta per la neve ed il recinto per i cavalli. E ci sembra di essere in un altro tempo, fuori dal mondo nella penombra degli alberi alti che superano l’orizzonte, a percorrere strade che attraversano i Carpazi e non sai dove ti portano ma è bello così.
E tagliamo i monti fino a Malacky e poi ritorniamo negli anni ’80 di Bratislava con la testa piena di cose nuove e la pancia che ancora si gusta la birra fatta in casa che abbiamo bevuto a Modra.
Il giorno dopo decidiamo che vogliamo rilassarci e allora il nostro landlord Milan ci dice di andare alle terme, ma non alle terme slovacche, ma alle terme ungheresi, sì perché lo sapevate che da Bratislava all’Ungheria ci sono meno di 30 km?
E partiamo che piove, diluvia, fa i lampi e sono solo 12 gradi, e attraversiamo il confine che siamo in una strada circondata di erba gialla con gli alberi tristi e sparsi e quasi non si vede bene davanti e nemmeno di fianco.
E poi arriviamo a Mosonmajyarovar che è un paesino attraversato da un fiume e colorato di verde dagli alberi a foglie lunghe, e chiediamo del centro termale e ci mandano in questo mega hotel dove per entrare però si paga solo 8 euro e ci sono 7 diverse vasche, dall’acqua caldissima che fa il fumo, agli idromassaggi di bollicine, all’acqua tiepida post sauna.
E io non ne capisco molto di terme ma so solo che dentro si sta davvero bene, che l’età media è un po’ alta e che le donne ungheresi sono grasse 4 volte me che già sono molto grossa, e per la prima volta mi sento magra e giovane! E poi questi ungheresi sono proprio strani hanno tutti al collo un barattolino di plastica dove tengono i soldi e ogni mezz’ora escono a farsi una birra e poi rientrano in acqua e si appoggiano al muro e mi pare pure che dopo 4 birre molti si addormentano!
E poi gli spogliatoi sono misti, donne e uomini tutti nudi assieme che non si vergognano, ma io e l’Elena sì che ci nascondiamo dietro alle porte dei bagni e sembriamo strane, e siamo le uniche italiane, e ci guardano tutti incuriositi dai nostri costumi e dalle nostre bottigliette di acqua al posto della birra.
Ma le terme sono davvero mega rilassanti e quando usciamo abbiamo il cervello che vola da solo tanto è leggero, e le gambe stanche ma felici, e guidiamo fino a Gyor e poi riprendiamo per Bratislava che ancora piove ma non ce ne frega niente perché è bello così!