Selinunte e San Vito lo Capo, dal turismo culturale a quello ricreativo

Da sempre la provincia trapanese si è imposta in Sicilia e in Italia come una delle destinazioni prescelte per le vacanze estive, grazie ad un territorio non solo ricco di spiagge, ma con itinerari culturali non indifferenti, riserve naturali e caratteristiche uniche al mondo.
Non sorprende infatti che nelle prenotazioni di hotel Selinunte è seconda soltanto al capoluogo Trapani e a Marsala per quanto riguarda la provincia, e supera città altrettanto interessanti e ricche come Castellammare, Alcamo e Mazara del Vallo. Stiamo parlando naturalmente della sola stagione estiva.


E’ prima invece nei villaggi turistici San Vito lo Capo, che rispetto a Selinunte propone un turismo meno culturale e più votato all’intrattenimento e al divertimento, grazie alla presenza di numerosissimi locali, pub e, per l’appunto, villaggi turistici.
I dati statistici sul turismo ci informano, a rafforzare questi dati, sul fatto che la composizione dell’utenza selinuntina ha una età media superiore a quella di San Vito lo Capo, prediletta da ragazzi o da famiglie con bambini; è per questo che a Selinunte sopravvive il tradizionale albergo mentre nella località sanvitese proliferano villaggi vacanza, b&b e tantissime case vacanze. Il dato è spiegato anche da una maggiore permanenza media del turista a San Vito lo Capo piuttosto che a Selinunte, dove il visitatore è per lo più di passaggio e si sofferma per non più di un weekend.
L’appeal del Parco Archeologico più grande d’Europa e della Riserva Naturale Foce del fiume Belice si esauriscono in pochi giorni, al contrario delle spiagge di San Vito che invece non stancano, soprattutto se corredate dalla vicinanza della Riserva dello Zingaro e della suggestiva Scopello.