Imprese Borghi, un contributo a fondo perduto fino al 90%

L’incentivo è finalizzato a favorire la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati

 

C’è tempo fino all’11 settembre 2023 per richiedere i contributi previsti dal bando “Imprese Borghi”, promosso dal Ministero della Cultura e gestito da Invitalia.
La dotazione finanziaria disponibile è pari a 188 milioni di euro, previsti dal PNRR, Missione 1 “Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura”.
Si tratta di un incentivo volto a promuove l’avvio o il consolidamento di iniziative imprenditoriali nei territori dei 294 comuni assegnatari delle risorse indicate nell’avviso per la rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio abbandono o abbandonati.
Cosa finanzia? Sono finanziabili le iniziative imprenditoriali per un valore massimo di 150mila euro (da realizzare in 18 mesi e comunque entro e non oltre il
31 dicembre 2025), che siano eco-compatibili (basso impatto ambientale, efficienza energetica, riciclo di
prodotti, ecc.) e che possano aumentare l’attrattività dei piccoli borghi offrendo servizi e prodotti sia per la popolazione locale che per i visitatori.

A chi si rivolge?

La misura si rivolge a micro, piccole e medie imprese che presentano iniziative imprenditoriali in forma singola o in aggregazione, già costituite o che intendono costituirsi in forma societaria di capitali o di persone, incluse le ditte individuali e le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le organizzazioni dotate di personalità giuridica non profit, nonché gli Enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al Registro Nazionale Terzo Settore (RUNTS).

Le agevolazioni consistono in un contributo a fondo perduto per un importo massimo pari a 75mila euro, fino alla misura massima del 90% delle spese ammissibili. Tale percentuale è elevabile al 100% nel caso di:

  •  nuove imprese da costituirsi a seguito del provvedimento di concessione del contributo;
  •  imprese già costituite a prevalente titolarità giovanili e/o femminili.

La quota non coperta dalle agevolazioni dovrà essere finanziata dalle imprese con risorse proprie.

Quali sono le spese ammissibili?

  •  Impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili.
  •  Beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi, nonché certificazioni, correlate all’iniziativa da realizzare.
  • Opere murarie fino al limite massimo del 40% dell’iniziativa di spesa ammissibile.

Inoltre, sono ammissibili, fino al limite massimo del 20%, materie prime, materiali di consumo, semilavorati e prodotti finiti connessi al processo produttivo; utenze; canoni di locazione; prestazioni di servizi connesse all’attività agevolata e costo del lavoro dipendente da assumere.

 

L’avviso pubblico è online su https://pnrr.cultura.gov.it/avviso-pubblico-a-supporto-delle-imprese-che-operano-nei-borghi-destinatari-di-finanziamenti-pnrr-m1c32-1-attrattivita-dei-borghi/

La proposta potrà essere presentata dalle ore 12.00 dell’8 giugno e fino alle ore 18.00 dell’11 settembre 2023 esclusivamente attraverso il sito https://www.invitalia.it/

Per ulteriori informazioni: numero verde 848.886.886 oppure https://www.invitalia.it/contatti